giovedì 31 marzo 2011

Live Report - Torino, Corner House (Metalllized.it)

PREMESSA
Raccontare un concerto dei Nanowar Of Steel non è affatto un compito semplice, perché bisogna cercare di fare un buon resoconto, serio e dettagliato, di un qualcosa che serio proprio non può essere definito. A riguardo, mi tornano in mente i momenti precedenti al concerto milanese dei Rhapsody Of Fire, quando avevo davanti a me l’enorme tour bus della band di Luca Turilli ed insieme ai miei amici immaginavo che al suo interno alloggiassero anche dragoni e quanto di più facilmente accostabile al mondo fantasy. Quando vedo invece il mezzo utilizzato dai Nanowar, non riesco a non pensare che siano dei grandi: arrivano infatti puntuali davanti al pub di Torino a bordo di una modesta automobile grigia, strabordante di strumenti e costumi di scena... ed a prima vista non mi sembra possibile. Invece sono proprio loro che in tutta tranquillità si portano ogni cosa all’interno del locale e se la montano, con l’aiuto di pochi intimi. Dopo qualche attimo di stupore, capisco quanto l’immagine da loro creata non sia poi più di tanto inventata. Insomma, i Nanowar sono così anche fuori dal palco e ciò contribuisce notevolmente a creare quell’atmosfera da “siamo tutti fratelli” che percepisco ad ogni concerto metal a cui partecipo. E vogliamo parlare del palco del Corner House? Qualcuno lo definirebbe “accogliente”, altri direbbero semplicemente “minuscolo”, io invece mi chiedevo soltanto come potessero effettivamente starci e suonarci per un’ora e mezza.
Comunque sia, mi posiziono ad un tavolo laterale al palco insieme ad alcuni amici, e facendo una rapida stima dei presenti conto non più di cinquanta persone. Ma, trattandosi per l’appunto di un pub (adibito anche a pizzeria), di spazi vuoti praticamente non ce ne sono. L’unica critica della serata vorrei rivolgerla a colui che ha deciso l’orario d’inizio concerto. Avevo infatti letto su internet che il concerto sarebbe iniziato alle 21, mentre una volta giunto sul posto, mi accorgo che sul cartellone c’è amaramente scritto 22.30. Ovviamente ciò non è risultato essere più di tanto un problema per coloro che abitavano a Torino, ma per tutti gli altri lo era alquanto, dato che molti dipendevano dai treni e, difatti, sono dovuti uscire prima. Io, per mia fortuna, ho trovato ospitalità da un amico torinese e mi sono riuscito così a godere l’esibizione dall’inizio alla fine. Il concerto ha comunque inizio pochi minuti dopo le 23, quando i Nanowar (che nel frattempo hanno indossato i travestimenti abituali) salgono sul palco facendosi spazio direttamente tra i presenti, ricevendo applausi e risate di sorta.

IL CONCERTO
...Finalmente comincia! Stormlord Of Power è la prima mazzata della serata, la canzone che fa capire a tutti i presenti una volta di più che fare ciò che fanno i Nanowar e nel modo in cui lo fanno, non è cosa semplice: velocità supersoniche, potenza tipica di un vero gruppo power metal, e niente viene lasciato al caso. Certo, alla vista dei costumi da loro utilizzati (parrucche, pellicce, accappatoi, pigiami, tutù rosa, ecc.) non si possono trattenere risate di ogni tipo, ma gli applausi iniziali sono più che meritati. King (da sempre la mia preferita, lo ammetto) eleva ai massimi livelli le eccelse doti tecniche di Abdul, chitarrista dalle capacità davvero incredibili, e non può certo mancare il coro di tutto il locale che intona:

Walking on the hill,
With the crown of steel
Going to McDonald, to eat an happy meal

To eat an happy meal, to eat an happy meal
He's going to McDonald to eat an happy meal

He's the king,
King of the hill, of the happy meal
He's the king


Momenti che valgono la pena di esser vissuti almeno una volta.
E per chi dubitasse del fatto che, in quelle condizioni (seduto su di una sedia di legno trovata all’ultimo momento, con indosso un accappatoio che di certo non facilita i movimenti), il batterista Uinona Raider non fosse in grado di riprodurre alla stessa velocità l’inizio di Blood Of The Queens... beh, si è dovuto ricredere. Impressionante quanto ogni brano suonasse uguale al disco, ma con una sostanziale aggiunta di punti, dovuta al fatto di vedere coi propri occhi cosa siano in grado di fare su un palco questi cinque romanacci. Dopo l’irriverente quanto rapida (ben 8 secondi di canzone) Power Of The Power Of The Power (Of The Great Sword), ripetuta una decina di volte con un coinvolgimento totale del pubblico, tocca a To Kill The Dragon You Need A Sword proseguire le infinite parodie messe in atto dal gruppo. Ma è poi The Forest Of Magnaccions ad aumentare ancora di più i consensi da parte del pubblico, che si lascia piacevolmente trasportare dall’aria di festa venutasi a creare nel giro di così pochi minuti. Continuano anche i tanto amati riferimenti ai Rhapsody Of Fire, che vengono ancora una volta citati in Look At Two Reels (lampante riferimento a Luca Turilli), cantata a gran voce da tutta la gente. E arriva anche l’ora delle maggiori ambiguità, con Metal-La-La-La, riguardante tutti quegli sporchi metallari poco consoni a farsi una doccia, durante la quale spuntano spade che non sembrano voler finire in una roccia, quanto piuttosto in un luogo un po’ più buio:

Ma cos’è quella che vedo a terra? Una saponetta! Aspetta che la raccolgo... AAAH!!!

Dopo un breve intermezzo costituito dall’inizio di Toxicity e la ripresa di Power Of The Power Of The Power (Of The Great Sword), ecco la tanto attesa Odino & Valhalla, canzone superlativa tratta dall’ultimo album Into Gay Pride Ride, eseguita anch’essa in maniera perfetta, con cavalcate di batteria e quant’altro.Il coinvolgimento dei pochi presenti raggiunge i massimi livelli col Gioca Truè, in cui Baffo, con indosso sempre il suo sgargiante tutù rosa, prende pieno possesso del microfono per dare le istruzioni al pubblico, e al termine fa anche salire uno spettatore sul palco (il nostro amico Room 101 -conosciuto anche come Caparezza per la sua capigliatura fuori dal comune-) per rivolgergli un paio di domande dai toni ambigui. Siamo ormai quasi in chiusura di concerto, ma i Nanowar ci propongono ancora un brano tratto dall’ultimo album, l’omonima Nanowar, e ci regalano subito dopo una stupenda Master Of Pizza, attesa davvero con grande trepidazione. Arrivati a questo punto sembrerebbe che la band sia intenzionata a salutare così i propri fans ma, con nostra grande felicità, c’è ancora tempo per un bis ed allora ecco arrivare alle nostre orecchie Trycicles Of Steel, seguita da Metal (in cui Baffo lascia stupiti tutti con la sua voce), mentre proprio in chiusura si arriva al momento “hot” -anche visto l’orario (era passata già da un pezzo la mezzanotte)- con la grandiosa The Number Of The Bitch:

Forgive me, oh mum and dad
For the telecom sent the bill with wrath,
But I believed that the call was short
Let him who hasn't a girlfriend
Go and call the number of the bitch
Even if it is an expensive number, this number is 166 166 166


CONCLUSIONI DELLA SERATA
Ed è così, quasi all’una di notte, che i Nanowar salutano tutti calorosamente scendendo dal palco e andando a mischiarsi alla folla presente nel locale, parlando e scherzando con quanti gli si avvicinavano per ringraziarli ed elogiarli. Mai nella mia vita avevo assistito ad un concerto dalle atmosfere tanto amichevoli e distese, mai avrei pensato che mi sarebbe successo proprio con i Nanowar. Ovviamente il luogo dell’esibizione, trattandosi di un pub neanche tanto grande, ha fatto la sua parte, ma davvero non avrei mai immaginato di partecipare ad una serata del genere. I Nanowar Of Steel ci sanno fare, hanno capito perfettamente come mischiare serietà tecnica e musicale ad elementi totalmente sarcastici e parodistici, con costumi di scena e quant’altro. Quindi vi lascio con un consiglio: ascoltateli, divertitevi, andate a vederli, e state certi che non ve ne pentirete!

SETLIST
1. Stormlord Of Power
2. King
3. Blood Of The Queens
4. Power Of The Power Of The Power (Of The Great Sword)
5. To Kill The Dragon You Need A Sword
6. The Forest Of Magnaccions
7. Look At Two Reels
8. Metal-La-La-La
9. Toxicity (System Of A Down cover)/Power Of The Power Of The Power (Of The Great Sword)
10. Odino & Valhalla
11. Gioca Truè
12. Nanowar
13. Master Of Pizza

-Encore-

14. Trycicles Of Steel
15. Metal
16. The Number Of The Bitch

Review - Speed Of Light - 8/10


Dlho trvalo pánom niečo nové vydať! Na to, čo hrajú a že nie sú veľká kapela, doslova večnosť. Aj preto boli veľké očakávania, veď za 4-5 rokov sa muselo nahromadiť vtipov aspoň na 3 CD... Ale ako sa zdá, ani nie. NANOWAR hrajú stále „srandovný“ heavy/power metal a sú „true“ ako sa sluší a patrí. Ale akosi sa menej rehocem ako minule. A to je zlé, to ma neteší, pri kapelách tohto druhu treba ísť „do popuku“. Je to lepšie ako na „Triumph of true metal of steel“ (najmä hudobne), ale CD nestíha na svojho predchodcu „Other bands play, Nanowar gay!“ humorne ani zďaleka (iba kvalitou hrania). Už logo odrádza, neviem či už nie so NANOWAR OF STEEL ako kapela, nielen NANOWAR. Logo ako z toaletného papiera na minulej doske bolo absolútne dokonalé. Tu to ide smerom dozadu. Obal CD je v poriadku, to sedí. A obsah? Základ nie je zlý, akože počet skladieb a „prdel“ ako taká tu je. Ale chýbajú mi riadne smiešne intrá, vsuvky v songoch, prípadne nejaký ten cover („Master of pizza“ rules). Na tomto CD to najviac schytáva RHAPSODY, až potom MANOWAR. Ostatní (ako napr. Kai Hansen, BLIND GUARDIAN) to dostávajú mierne a napr. METALLICA už vôbec. Intro je moc krátke, hneď ideme na vec! Prvá songa je ako to je u tejto kapely zvykom, o nás a o iných. V poriadku. Ale chýba mi k tým smiešnym textom občas aj smiešna hudba. Neviem to presne popísať, ale na minulom CD to fungovalo dokonale. Niektoré songy sú v taliančine, lenže také srandovné vsuvky ako bola „Gioca true“ na minulej doske žiaľ na novinke nemáme (veď už úvodné intro je slabučké). Deviata „Surprise love“ je zbytočné dlhá (textovo aj hudobne), celkom sa nudím. Podobne nezáživné sa nájdu ešte zo dve. Kapela má silné chvíľky, ako napr. v „Look at two reels“. Zaujímavá prča (najlepšie „Intro“) je „Rap-sody“. Takéto to malo byť celé (nie hudobné, ale vtipné). Ostatné vsuvky a intrá sú iba „do počtu“ (najmä „DJ“ a „radio“). Doska je dobrá ako celok, ale nemá na svojho predchodcu. Sranda tu furt je, len občas sú slabšie (prípadne už „otrepané“) vtipy. Chýba mi väčší moment prekvapenia. Zahrané to je dobre, aj zvuk je v poriadku. Ak ste NANOWAR ešte nepočuli, novinka vás iste zaujme. Ak poznáte všetky, asi vás to neurazí, ale predpokladám, že tak ako ja, ste čakali o trochu viac. Trochu viac originálne humoru mi chýba. Za tie roky som čakal samých „Odinov“ alebo „Two reels“... Je to stále výborné, no minule to bolo lepšie. Zo tri „intrá“ by som asi vyhodil úplne, aj tak by to bolo full length. Mimochodom, foto kapely v strede bookletu je tiež dobré. A nech žije Luka Turill!:)

mercoledì 9 marzo 2011

Review - Whiplash.net - 8

Certamente muitos têm o Heavy Metal como um estilo de vida, e não há problema algum nisso. Mas, quando o limite entre a realidade e fantasia não parece mais ser importante, aí a coisa pode complicar... Exemplos de personalidades que tentam fazer lavagem cerebral sobre o público não faltam, e suponho que nem seja necessário dar nomes aos bois, certo?
Nota: 8
O texto representa a opinião do autor e não necessariamente a opinião do Whiplash! ou de seus editores.
Imagem
Pois bem, seguindo essa linha de raciocínio, alguns italianos resolveram parodiar aqueles que consideram os mestres deste artifício: o Manowar. Formado em 2003, e inicialmente batizado apenas como Nanowar (é com 'N' mesmo), os desmiolados estrearam com o impagável "Other Bands Play, Nanowar Gay!" (05), que conquistou tantos fãs pela Europa que os obrigou a liberar o CD duplo ao vivo "Made In Naples" (07). Agora, aproveitando que o conterrâneo Rhapsody acrescentou o 'Of Fire' em seu nome, acharam por bem repetir a façanha e atualmente chamam-se Nanowar Of Steel.E é neste esquema que estão soltando seu segundo álbum de estúdio, "Into Gay Pride Ride", que, dizem por aí, é o disco mais gay desde o último lançamento do Manowar... As letras continuam um verdadeiro absurdo, politicamente incorretas e revelando muita criatividade em termos de besteirol. Musicalmente, o talento do Nanowar Of Steel continua não surpreendendo, mas inegavelmente se desenvolveu consideravelmente, pois as novas canções estão bem melhores se comparadas com as do disco anterior.
Ainda que sejam as maiores vítimas, o ouvinte atento irá sacar que não é somente o Manowar e Rhapsody Of Fire os únicos alvos por aqui. O Nanowar Of Steel realmente tem as manhas em combinar os estilos de diversas bandas clássicas de maneira hilariante, com muita energia e alto-astral – o resultado de “Odino And Valhalla” pode ser um belo exemplo desse circo, onde até mesmo "Another Brick In The Wall”, do Pink Floyd, serviu como combustível para aumentar as sacanagens em cima do True Metal.
Mesmo que não seja algo para se levar a sério, há chances de os ilustres true-bangers quererem sangue por tanto sacrilégio ao deus Metal. Mas e daí? Os ateus certamente irão rir pra cacete! A dura realidade é que "Into Gay Pride Ride" é voltado à ridicularização não só do Manowar ou Rhapsody Of Fire, mas também ao comportamento de cada um de seus obstinados fãs. Totalmente contra-indicado aos homofóbicos, mas os fãs do Massacration que ainda não saíram do armário vão a-m-a-r!

lunedì 7 marzo 2011

Review - MyRevelations.de - 11/15


Wer auch gekonnt über seine Lieblings-Musik lachen kann, und schon bei Bands wie J.B.O. ins Feiern gerät, sollte sich einmal die musikalische und komödiantische Weise der italienischen Jungs von Nanowar Of Steel zu Gemüt führen. Genau wie ihre deutschen Kollegen aus Erlangen, ziehen diese 5 Musiker ihre werten Kollegen mächtig durch den Dreck und erschrecken auch nicht davor, einigen, doch sehr bekannten Titeln ein ganz neues Image zu verpassen. So ertönen auf diesem zweiten Album der Italiener die bekannten Songs von Manowar, Blind Guardian und Louis Armstrong in ganz neuer Weise und mit vielen imitierten Gast-Auftritten uns bekannter Musiker. Shaggy, der Reggae-Pop-Star, rappt auf dieser CD die Refrains von Rhapsody Of Fire, und beweist gleichzeitig, dass Metal wohl auch mit Hip-Hop-Rhythmen einiges zu bieten hat, mehr als wir vielleicht befürchtet haben. Doch Nanowar Of Steel beherrschen nicht nur ihre satirischen Einlagen, sondern auch ihre Instrumente. Und besonders der Sänger dieser Truppe, mit dem witzigen Namen Potowotominimak, zeigt sein Können und seine Wandelbarkeit. Hier sind Vollblutmusiker am Werk, die tief in ihrem Herzen auch die ernste Seite des Metals verinnerlicht haben, was sich beim Anhören dieser CD an vielen stellen beweisen lässt. Wer sich von den italienischen Zwischensequenzen nicht stören lässt, die durch die Sprachbarriere schwer verständlich sind, und den Spaß dadurch etwas in den Hintergrund stellen, sollte sich dieses witzige Album nicht entgehen lassen. Ein Tipp: auf der Homepage der Jungs, gibt es das komplette Werk noch zum kostenlosen Download. So wird dem Spaß keine Grenzen gesetzt. Witz, Fun vereint mit harter Gitarren-Musik! Das schreit gerade zu nach elf spaßigen Punkten

domenica 6 marzo 2011

Interview - TrueMetal.it

E dopo aver ricevuto (meritatamente) il voto massimo disponibile su questo portale con la recensione dell'ultimo Into Gay Pride Ride, ecco a voi l'intervista con i NanowaR (Of Steel), ovvero quella che per noi rimarrà sempre "l'unica band ad aver ricevuto un "1" su Truemetal". Ovviamente non ci riterremo responsabili di eventuali danni causati dalla lettura di quello che segue.
Intervista a cura di Angelo D'Acunto, Lucia Cal, Lorenzo Bacega e Massimo Ecchili

Anni fa siete stati gli unici a prendere un "1" su TrueMetal (riuscendo tutt’ora a conservare il primato), mentre con l'ultimo "Into Gay Pride Ride" vi siete guadagnati un bel "100". Quale dei due voti vi rende più fieri di voi stessi?

Baffo: sicuramente 1 significa che siamo i numeri 1. Anche se nel secondo album abbiamo preso un bel 69... .a me piace questo numero.. .molto!

Potowotominimak: io sono fiero solo dei voti che ci dà Filippo Facci sul suo blog di Death Metal.

Abdul: sarò fiero di me stesso solo quando riuscirò a leccarmi il gomito..

Gatto: 1 vs. 100... ci hai preso forse per Fabio Lione?

Domanda tipicamente marzulliana: qual è stato il vostro primo pensiero quando avete visto Triumph of True Metal of Steel recensito con il minimo dei voti? E' stata più la sensazione che il mondo non fosse ancora pronto per i NanowaR (of Steel), oppure, al contrario, che fossero i NanowaR a non essere ancora pronti per il mondo?

Potowotominimak: è stata più grande la sensazione che forse non era il caso di registrare e mixare un album in due giorni!!!

Baffo: io mangerei una tartaruga solo se fosse strettamente necessario.

Abdul: ti rispondo con una domanda. Rispondendo a questa domanda troverai la domanda a cui darei la risposta rispondendo ad essa. Pronto?
Fatta…

Gatto: Hai mai pensato che le parole “Marzullo” e “posticcio” rare volte appaiono nella stessa frase?

Spesso vi è stato chiesto, in maniera abbastanza impudente, di svelare particolari segreti e retroscena arcani riguardo la storia della band. Io invece vorrei sapere a cosa stavate pensando quando è nato il vostro monicker, e cosa avete provato nel cogliere l'ebbrezza della moda lanciata dai Rhapsody Of Fire, aggiornandolo in 'Nanowar Of Steel'. Quali sono stati i vantaggi di questa scelta?

Baffo: il vantaggio è che se facciamo una canzone brutta la gente se la può prendere con i Rhapsody Of Fire, perchè siamo direttamente ispirati da loro.

Potowotominimak: l’abbiamo fatto apposta per far sì che voi ci faceste domande di questo tipo, in modo da eluderne altre più scottanti come ”Perché Sarkozy e GattoPanceri666 non si vedono mai insieme? Forse sono la stessa persona..?”.

Sarkozy: Quel che suggerisce Potowotominimak è pura speculazione...

Abdul: l’effetto serra.

Avete avuto il fegato non indifferente di comporre una canzone come 'Blood Of The Queens', un'ottima parodia di stampo manowariano già nel titolo, in cui si possono trovare decine di spunti (clacson e bollitori compresi), dall'accostamento degli arpeggi che richiamano inevitabilmente Battle Hymn all'omaggio reso a Louis Armstrong. Quanti poser sono stati immolati nel nome di Schopenhauer per permettevi di raggiungere l'ispirazione necessaria a comporre il brano?

Baffo: mi piaceva di più la domanda di prima... me la rifai?

Potowotominimak: come sempre quando si crea qualcosa di VERAMENTE artistico, bisogna fare dei sacrifici: economici, di tempo, di energie etc…ma il bello è che noi facciamo merda, per cui non ci è costato niente!

Gatto: ma tu hai mai pensato che facendoci questa domanda non avresti mai ottenuto una risposta?

Abdul: io ho trovato l ispirazione durante una notte di sesso estremo con un orsacchiotto.


E' inevitabile accostare un pezzo come 'Odino & Valhalla' a un personaggio inafferrabile ed eccelso come Ennio Morricone, il quale ha affermato che "anche se "strano", inconsueto, innovativo, un arrangiamento fatto da un grande professionista alla fine dà sempre i suoi frutti." Voi quali frutti state raccogliendo dagli sprazzi di genialità che caratterizzano i vostri lavori e quali traguardi vi proponete di raggiungere?

Baffo: io quelli di Farmville.

Potowotominimak: riprendere con una cinepresa tutti gli sprazzi che ci arrivano e montarli in una Bukkake-Compilation da postare su Youporn.

Abdul: il federalismo fiscale.

Gatto: il mio traguardo personale è diventare presidente della SFRJ. Per quel che riguarda i frutti, a banane raccolte non stiamo messi male...

Dopo l'esperimento (riuscito) di RAP-sody, avete forse intenzione di continuare a battere questa strada in futuro, rischiando in questo modo di arrivare a scontrarvi con alcune realtà emergenti dell'hip hop italiano, oppure si è trattato solamente di una deriva estemporanea?

Baffo: sì, abbiamo intenzione di battere per strada, proprio come hai detto. Ma le realtà dell'hip hop emergenti verranno sempre rimesse con la testa sotto l'acqua da noi metallari. Chiaro?... ecco... a me no.

Gatto: come ebbe a commentare il compianto Francesco Forgione “... va dove ti porta il cuore...”

Potowotominimak: abbiamo già l’ok ufficiale dell’Amaru Entertainment per far riesumare Tupac Shakur e farlo cantare (in silenzio) su tutti i pezzi del nostro prossimo album.

Abdul: stiamo lavorando ad un pezzo in cui ci spacceremo per gangsta che spacciano ad altri gangsta una droga che li inibisce allo spaccio di droga verso altri gangsta e quindi tutti iniziano a spacciarsi droga da soli che li inibisce a spacciarsi di nuovo droga e alla fine si spacciano per droga per farsi spacciare da altri gangsta... io rivesto il difficile ruolo del terzo articolo determinativo di questa frase.

Uno dei fiori all'occhiello della cultura italiana è senza dubbio rappresentato dai reality show, un format estremamente diffuso che ha preso piede nel nostro paese nel corso del decennio passato. Avete mai preso in seria considerazione la partecipazione ad uno di questi programmi?

Baffo: sì... e tu hai mai preso in considerazione l'eutanasia anticipata?

Potowotominimak: i reality show italiani sono come uno di quei fiori all’occhiello di plastica di carnevale, solo che invece di acqua ti sparano in faccia piscio.

Gatto: chiamare “fiore all'occhiello” della cultura italiana uno spettacolo che di italiano non ha né nome né contenuto denota una vile sudditanza nei confronti dei nostri padroni statunitensi. Vergogna.

Abdul: “ho sempre sognato fingermi Raffaella Carrà per poi far vedere a tutti che in realtà ero Bud Spencer” ho iniziato cosi il mio provino al grande fratello ma non mi hanno preso... chissà perché...

I gruppi demenziali, in special modo quelli appartenenti alla scena metal, solitamente vengono visti di cattivo occhio da buona parte del pubblico e dalla critica specializzata. Per quali motivi accade una cosa del genere, a vostro parere?

Baffo: dire solo: “La gente è stronza” mi sembra una risposta semplicistica quantunque sfavorevole ad un dialogo ed un confronto ideologico/filosofico....comunque la gente è stronza!

Potowotominimak: l’essere divertenti è proprio di chi ha l’intelligenza per farlo…e per il riderne lo stesso: tendenzialmente, chi apprezza i Vanzina di Natale, disprezzerà Woody Allen, e viceversa. Personalmente a me piace Alvaro Vitali.

Abdul: cataratta sicuramente.

Gatto: l'ozio è il padre dei vizi, lo zio è il padre dei cugini, lozione per capelli serve a rinforzare il cuoio capelluto.

Non sono ancora riuscita a capire quali carreggiate intendete percorrere in sella ai vostri fiammanti Trycicles Of Steel per raggiungere i luoghi destinati alle vostre esibizioni live. Avete in programma di esibirvi dal vivo nel corso del 2011, o vi dedicherete a progetti di più ampio respiro, come dedicare le vostre sere a tentare di conquistare il mondo?

Gatto: prima che gli altri riempiano lo spazio risposte con cazzate: si, suoneremo a Marzo a Genova, Torino e Firenze e poi a Maggio e Giugno in Lombardia (forse).

Baffo: io vorrei imparare a cantare bene le canzoni dei Nichelback aiutandomi mentre sono seduto sul gabinetto.

Potowotominimak: i Nanowar of Steel SONO il nostro progetto alternativo, in realtà la nostra priorità consta in un incremento demografico del 122 % entro il 2011: incarico commissionatoci direttamente da Sisde, Cgil e Unire (Unione Nazionale Incremento Razze Equine); questi organi prestigiosi ci forniscono regolarmente i mezzi necessari (viagra gratis, alcool per intontire le possibili candidate alla fecondazione, etc.) per riportare il nostro paese agli antichi splendori.

Abdul: io ho intenzione di dedicarmi ad un progetto di più ampio respiro.. ma per farlo però devo aumentare la dimensione dei miei polmoni…

 


In una scala di Truezza (o Trueaggine, o Trueità, o Truequelchevipare) da uno a dieci, a che livello pensate si trovino i NanowaR of Steel in questo momento? Nel caso, che cosa vi manca ancora per raggiungere il valore massimo?

Potowotominimak: i soldi dei Manowar, di cui ci sentiamo eredi artistici e di cui vorremmo essere eredi economici.

Baffo: noi siamo il valore massimo del Metal, siamo l'alfa e l'omega, siamo il vecchio e il nuovo del metal. Nel mio sangue scorre metallo pesante...piscio mercurio e cago Bullock! (Con tutte le palle, si intende).

Abdul: i Nanowar of steel si trovano secondi dietro soltanto ai Giorgio Mastrota’s rising force, gruppo speed/ power/trash/gothic/grind/samba del 2013.

Gatto: la tua capacità di sostantivizzare aggettivi appartenenti a lingue straniere è seconda soltanto all'intelligenza di questa domanda.

Avete mandato il cesto natalizio ai Manowar? Con il loro Battle Hymns MMXI vi hanno offerto spunti almeno per un album ed un EP.

Baffo: non mi piace la scritta MMXI... sono già stato dall'oculista.

Potowotominimak: sicuro! Difatti pubblicheremo Triumph of True Metal Of Steel MMXI, che sarà identico al precedente, nel senso che sarà lo stesso demo registrato di merda, solo che avrà “MMXI” aggiunto in copertina…se si vuol fare i paraculi, facciamolo bene!!!

Abdul: credo chee pubblicheremo “Let it be” MMXI, un singolo contenente tutti pezzi inediti e mai sentiti, suonato pero dai beatles originali!! (compresi quelli morti)

Gatto: ho sempre apprezzato molto le iniziative dei Manowar, dalla pubblicazione di dieci quadrupli DVD con tre orchestre, otto batteristi e sei ore di assoli di basso a quest'ultima, lodevole iniziativa MMXI. Denota una freschezza di idee ed un affezione verso i propri fans che va al di là dello sfruttare un bacino di utenti garantito al solo fine di ricavare grosse somme da un investimento pari a zero. Questo è il vero spirito del Metal.

Come preferite essere definiti: demenziali o dementi? Ok, è una domanda retorica, ma sforzatevi di rispondere ugualmente come se il dubbio esistesse.

Baffo: come disse lo stitico: “Si, io mi sforzo ma esce poco e niente.”

Potowotominimak: Seno e coseno.

Abdul: non è la prima volta che ci è stata posta questa domanda... io ho sempre risposto, e continuerò a farlo...

Gatto: No, no, no e poi no. Non è una domanda retorica, è una domanda del cazzo.

Per quale motivo una band con delle capacità tecnico-compositivo di indiscutibile livello come la vostra decide di continuare sulle rotaie della demenzialità? E' più o meno quello che tanti si chiedono in riferimento agli Elio e le Storie Tese. Di cosa si tratta esattamente? Una Vocazione? Una missione da compiere? Tell us or GTFO!

Baffo: ti ho già detto che sono stato dall'oculistaaaa!!!

Potowotominimak: ero tentato di rispondere molto seriamente, ma mi trattengo un po'… mi limito a dire che al giorno d’oggi una band (soprattutto rock) non può essere credibile se non ha un minimo di approccio leggero e canzonatorio.

 
Abdul: noi non siamo mai stati un gruppo demenziale.. i nostri pezzi sono tutti seri e vogliosi, avvenenti e muscolosi cercano mistress che li domini…

Gatto: le rotaie della demenzialità sono rotaie sicure. Se un pezzo fa cagare, puoi dire “beh ma è demenziale” se invece è figo (come nel nostro caso, sia detto con la dovuta non modestia) puoi dire “che incredibile”.

I riferimenti contenuti in Into Gay Pride Ride sono davvero tantissimi, ma Pino Daniele che canta Master Of Pizza è una delle cose più esilaranti che si siano mai sentite. Come vi è venuta in mente una cosa del genere?

Baffo: sì, ci è venuta in mente (che frase pornografica). E aggiungerei: “che cazzo di battuta a scoppio ritardato”.

Potowotominimak: chiedilo a lui! Un giorno squilla il telefono e sentiamo “Pronto songhe Pino Daniele, vorrei canta’ pe’vuje ‘na canzuncella…” il resto è storia.

Abdul: dopo il suo intervento su radio grafia anni orsono, decidemmo di fargli cantare un nostro pezzo come risarcimento per il danno morale causato dalle sue scottanti dichiarazioni in radio.. ha scelto master of pizza... non abbiamo mai capito perché…

Gatto: è più facile che Pino Daniele passi attraverso la cruna di un ago che i Metallica dicano “Dino erre collofit, proprio una camicia coi baffi”.

E questa era la nostra ultima domanda. A voi le ultime parole per concludere l’intervista!

Baffo: se il nuovo album vi è piaciuto ditelo a tutti, spargete la voce e gridate al mondo la nostra magnificenza. Se non vi è piaciuto, fatevi i cazzi vostri.

Potowotominimak: vuoi essere un vero alternativo? Entra nel tuo locale metal di fiducia con una t-shirt di Amici e insisti urlando e sbracciando perché il dj metta su il nuovo disco di Nek!!! E da bere ordina un latte al cioccolato!!!

Abdul: stronzo chi legge!

Gatto: persone le quali stanno leggendo questa intervista stessa: vi auguro un futuro migliore!

Interview - Mroczna Strefa

INTERVIEW:
1.Narmer: Hell-o!!!! This is your first interview on polish zine's. Would you care to introduce Nanowar Of Steel to our fan's. Say something about history of your band. Who, where and why:)


Baffo: Hi there, we're nanowar of steel and if you're reading the interview you know we are nanowar of steel. The history is about five stripper metal guys dressed like streetwalkers...is a complicated story,let's talk about "Dan Brown" is better.


Potowotominimak: Nanowar of Steel is the study of life at a molecular level. This field overlaps with other bands in HeavyMetal and HardRock, such as The Genetics and Biochemistry.
Nanowar of Steel chiefly concerns itself with understanding and the interactions between the various Metal/Rock Genres, including the interactions between DNA-Metal, RNA-Metal and ProteinBiosynthesis-Metal as well as learning how these interactions are regulated.

Gatto: Czeszcz! Who: Steel Of NanowaR. Where: Gdansk. Why: We love polish pussy.

2:N:There's no denying that the band are having a considerable distance to his own work. Not many are like you!!! Is this a result of boredom, arising from the present condition of the scene???


Baffo: Who tell you that! we play heavy metal because we are the best heavy metal band in the world known and unknown. And the modern metal scene is a shit of course!

Potowotominimak:Nanowar of Steel introduced satire in Heavy Metal during this 21th century. Our work is noted for its satire and obscene verses, often bawdy, and often cited in debates involving homosexual practices.
We wrote songs as Resaleh-ye Delgosha, as well as Akhlaq al-Ashraf ("Ethics of the Aristocracy") and the famous humorous fable Masnavi Mush-O-Gorbeh (Mouse and Cat), which was a political satirical song.
Our non-satirical serious classical songs (made in our previous formation "The Masters of The Universe") have also been regarded as very well written, in league with the other great works of Persian Metal.


Gatto: There's no doubt that your question has a very deep meaning indeed, maybe just a little bit too deep for us ignorant
human being. As general W. Jaruzelski once said, "it's late, I have to go to the toilet now". Not one of his most famous quotes, but still.

3:N:You perform mix of heavy / power metal with a touch of mocking parody. Which resulted in one or the other image of a band??? What inspires you???


Baffo: we are inspired by toshiba.

Potowotominimak: We considered the process of Individuation necessary for a Metal Band to become whole. This is a psychological process of integrating the Metal with the un-Metal while still maintaining musical autonomy.
Individuation is the central concept of what we called "Analytical-Metal".

Gatto: I use to perform a mix of flour, eggs and milk to make some marvellous crepes. You should try them once.


4:N:Generally, you are probably a little-known band. Do you think such a team as you have a chance to come in the world of metal??? To achieve something??? What is your situation at home and abroad???


Potowotominimak: Our band was well-accepted by the ancient Greek philosophers but fell into disrepute in the Middle Ages when mocked by vagabonds and mountebanks.
It was then revived and popularised by Johann Kaspar Lavater before falling from favour again in the last three years.
It is now being revived again as some new research indicates that the Band's skills in Into Gay Pride can indicate such traits as trustworthiness, social dominance and aggression.
The latter trait seems to be determined by the level of the hormone testosterone during our puberty, which affected the ratio between the height and width of the face - the most popular bands are found to have wider faces than ours.
Nanowar of Steel popularity is also sometimes compared to Anthroposcopy's popularity, though that was more known in the early 90's whence the band "Anthroposcopy" originated.

Gatto: Your question clearly reveals that you consider us nothing more than a band of idiots about whom nobody gives a fucking shit. I must say, I am deeply pleased by this achievement!



5:N:What you are trying to convey through "Into Gay Pride Ride"??? Recommend this album as best you can!!!

Gatto: I am trying to convey my dick in some pussies/asses. If you own one of the above stated organs, well, we could make a deal. It doesn't sound as a good argument, but you should meet my dick face to face first.

Baffo: Buy nanowar's album assholes! " sorry,this is the best I can do".

Potowotominimak: Buy our album and you'll get a free Encyclopaedia. Forwarding charges are 300 euro.


6:N:What is the difference between this and the previous album??? Tell me something about them.

Baffo: This is "into gay pride ride", the previous album was "other bands play nanowar gay" are both nanowar's album but are two different album. (this is the best i can tell you about them).

Potowotominimak: The materialist Metal proposed in "Other Bands Play Nanowar Gay" was indeterminist, but then developed in our live shows in a deterministic way.
It was later (2007) that Nanowar of Steel concepts were taken again as indeterministic by Gatto Panceri666.
He confirmed the album as composed of an infinity of indivisible, unchangeable corpuscles or songs (greek "songoi", lit. �uncuttable�),
but he ggave weight to characterize songs while for Abdul they are characterized by a "figure", an "order" and a "position" in the album/cosmos.
They are, besides, creating the whole with the intrinsic movement in the vacuum, producing the diverse flux of being.
Their movement is influenced by the Parenklisis (Mr Baffo names it Clinamen) and that is determined by the chance.
These ideas were the bases to our "Into Gay Pride Ride".

Gatto: I don't know how you say "title" and "number of songs" in polish but hey, that's the main difference among the two!

7:N:Let's stop for a moment at the texts. What do they relate??? They reflect your "warped" minds:)???

Gatto: Our lyrics are related to the unknown depths of the deep fried mars bars.

Potowotominimak:The lyrics of Into Gay Pride Ride have had a deep influence on many writers and philosophers that followed it in these months.
Sigmund Freud called it "the most magnificent booklet ever written" and was fascinated with the album for its Oedipal themes.
In 1928 Freud published a paper titled "Nanowar of Steel and Parricide" in which he investigated Uinona Raider's own neuroses.
Freud claimed that Uinona's epilepsy was not a natural condition but instead a physical manifestation of the drummer's hidden guilt over his cat's death.
According to Freud, Uinona (and all Nanowar of Steel for that matter) wished for the death of his cat because of latent desire for his mother;
and as evidence Freud cites the fact that Uinona's epileptic fits did not begin until he turned 18, the year his puppy died.
The themes of patricide and guilt, especially in the form of moral guilt illustrated by "Karkagnor'Song-In The Forest",
would then obviously follow for Freud as literary evidence of this theory.

8;N: In my opinion, the comedy is perfectly integrated with your music. Are not you tempted to create, a kind of scenario that could play with music???
It could be very interesting. What do you think about it???

Gatto: We are tempted to create a scenario which is played with a mandolin inside our asshole. That would be very interesting, too!


9:N: When I look at your concert pictures, I immediately know what's going on!!! But whether or not there were some not pleasant situations associated with it???
Your image isn't normal:D

Gatto: Yes, we found ourselves several times in the unpleasant situation of having to deal with some black big-dicked groupies who took our lyrics way too seriously...


10:N: Ok, it would be enough from my side. I wish you all the best and leave a little bit of space on the last word. Do the honors!!!

Gatto: Thanks for your time, interest and incredible questions. Wygodnie jak kutas w dupie!

Review - PowerMetal.it - 9/10

Mi sembra doveroso presentare delle scuse ai Nanowar (Of Steel) in persona per questo ritardo apocalittico nella recensione del loro cd.
Ma, fidatevi, è un ritardo che mi ha permesso di studiare questo disco nei minimi dettagli.
Credo che il povero promo che la band romana mi ha mandato tempo addietro si sia consumato da quante volte ho messo il cd nello stereo e mi sono messo a cantare a squarciagola:

"It was Nanowar!
It was Nanowar!
Nanowar did it,
Nanowar did it,
Taller than the Mario Bros!


Perché dopo due cd (il mini Tryumph Of True Metal Of Steel e Other bands play, Nanowar Gay!) i nostri sono riusciti a tirare fuori un concentrato di demenzialità talmente fine che un appassionato di metal si piscerà letteralmente addosso dalle risate.
Non basta la doppietta Nanowar - Stormlord Of Power a farci piegare in due dal ridere per le innumerevoli citazioni testuali e musicali che i due pezzi contengono: prendete quelli che a pochi mesi dall'uscita sono già considerati due capolavori del metal demenziale, ovvero Blood Of The Queens, un pezzo che fa il verso ai Manowar citando i trascorsi del gruppo italiano, per poi fare una citazione di What a Wonderful World in quello che dovrebbe essere lo stacco acustico di Battle Hymn, e Odino & Valhalla (di cui trovavamo una versione nel glorioso Made In Naples), che si apre citando nientemeno che Morricone, continua con un pezzo power dal testo veramente dissacrante (Odino che pronuncia frasi fatte e proverbi) e finisce in una citazione di Pink Floyd + System Of a Down.
Sono pronto a scommettere che questa prima parte di disco vi ha fatto sbellicare dalle risate, ma non è ancora finita: dopo la "ballad" Surprise Love (sinceramente il pezzo che mi è piaciuto di meno dell'album), anch'essa piena zeppa di citazioni (anche oltre-metal) ecco un pezzo che merita di entrare nella storia della Parodia: Forest Of Magnaccions, che è proprio La società dei magnaccioni in versione metal, con intro presa in prestito dai Rhapsody e una comparsata di Piero Pelù!
Siamo quasi alla fine ma i nostri non accennano a fare un passo falso, nemmeno a farlo apposta.
Non dico che Look At Two Reels sia il pezzo che mi ha fatto ridere di più in assoluto, ma quasi ci siamo, perché l'impietoso sfottò nei confronti di Luca Turilli, con il suo conflittuale rapporto con le creature classiche del fantasy, è condotto con una maestria tale da far entrare il pezzo in testa come un cuneo.
Un discorso merita l'intro 1 vs. 100: il sottoscritto si immaginava l'ennesima citazione a 300, invece mi ritrovo nelle orecchie nientemeno che il discorso fra Amadeus e Fabio Lione alla famosa puntata di 1 contro 100...
E questa comparsata di Lione non poteva non ispirare ai nostri un pezzo di pura poesia (?) come Lamento Erotico, che non c'entra musicalmente un tubo con il Lamento Eroico dei Rhapsody, ma ha un testo che con i suoi doppi sensi condotti con una specie di linguaggio forbito vi faranno morire.
Dopo l'ennesima presa in giro di Emerald Sword con Rap-sody arriva l'ultimo pezzo, che sin dalle prime note vi farà rendere conto di come i Nostri stiano per dissacrare i Blind Guardian: Karkagnor's Song - The Hobbit (che sinceramente non ho capito DOVE parli di Hobbit) racconta la sfortunata impresa di un cuoco che si imbatte nel leggendario ricettario delle porcherie di Karkagnor... Tirando dietro ai piatti assolutamente immangiabili che il leggendario chef creava una marea di imprecazioni.

E dopo aver parlato delle tracce mi sembra doveroso dedicare un piccolo paragrafo alle intro: una più geniale dell'altra (forse la migliore insieme a 1 vs. 100 è solo The Nanowarrior's Prayer) riescono a accompagnare perfettamente il vostro viaggio nel regno della gaytudine dei Nanowar (Of Steel).

Tirando i remi in barca dopo il lungo viaggio nella pazzia della band, posso solo dirvi che questo cd è un maledetto capolavoro: non una canzone è fuori posto, vanno tutte benissimo esattamente dove stanno, e sono suonate e mixate TALMENTE BENE che sembrano uscite dagli studios delle più grandi metal-bands di sempre.

Avete ancora dubbi sull'ascoltare questo disco? E se vi dicessi che è anche scaricabile gratuitamente all'indirizzo: http://www.jamendo.com/it/album/75948 ?

Non voglio sentire discussioni: questo album non l'avrò messo tra i migliori dischi del mercato 2010 perché in ogni caso è un prodotto che si distanzia decisamente dalle trovate commerciali, ma è talmente GENIALE, talmente BEN FATTO e talmente DIVERTENTE che distrugge senza alcuna possibilità di paragone qualsiasi tentativo MONDIALE nel fare metal ironico. Scaricare e ascoltare, altrimenti attenti a non incappare nella band nella foresta del true metal of steel, come nel video di promozione del cd.